Difficoltà e nuove strategie per la didattica ai tempi del COVID

Questo articolo nasce dall’esigenza di riflettere sul momento storico che stiamo vivendo, focalizzando l’attenzione sulle criticità che sono emerse nell’ambito della scuola e suggerire alcune strategie per affrontare la didattica.

Le principali difficoltà che i ragazzi stanno vivendo nella scuola sono:
Solitudine: alimentata dal distanziamento sociale, dalla ricreazione seduti in classe, dalla chiusura delle attività sportive o extrascolastiche di gruppo, dalla difficoltà nel coltivare relazioni al di fuori della scuola.
Spaesamento: inteso come difficoltà organizzative, riscontrate dagli insegnanti oltre che dagli alunni nella didattica mista e nella distribuzione degli spazi e del tempo.
Paura del contagio, della quarantena, paura che questo periodo si prolunghi ancora a lungo.
Diminuzione del piacere nello studio e nell’andare a scuola.

Quali possono essere le strategie per affrontare queste situazioni?

Creare il più possibile spazi condivisi tra pari: ad esempio gruppi studio su Skype, utilizzare applicazioni per i lavori di gruppo, costruire insieme mappe online; creare ambienti studio pomeridiani anche all’interno della scuola, formati al massimo da 4 bambini. Stimolare in tutti questi ambienti l’apprendimento circolare tra pari.
Rendere chiare le consegne dei compiti, e inserirle allo stesso orario in un unico luogo; offrire ad alunni ed insegnanti tutorial o corsi specifici per l’utilizzo di programmi o applicazioni scolastiche.
Offrire spazi di condivisione all’interno dell’orario scolastico, in cui accogliere le paure dei bambini, rassicurarli e segnalare eventualmente le necessità emergenti allo psicologo della scuola o ai professionisti di riferimento.
Stimolare i ragazzi al piacere della conoscenza, ad identificare le proprie passioni. Offrire quindi diversi stili di apprendimento, alternando la didattica tradizionale a quella multimediale o tecnologica: ad esempio associare un film o un cartone ad una spiegazione di storia, studiare geografia assegnando ricerche sul territorio: foto, gite (anche virtuali), imparare scienze attraverso una ricetta di cucina. Stimolare gli alunni attraverso uno studio attivo e non passivo.