GLI EFFETTI PSICOLOGICI DELLA PANDEMIA SU BAMBINI E ADOLESCENTI

GLI EFFETTI PSICOLOGICI DELLA PANDEMIA SU BAMBINI E ADOLESCENTI

L’attuale pandemia ha determinato nelle nostre vite importanti cambiamenti e profonde incertezze. I bambini e gli adolescenti hanno visto cambiare improvvisamente le loro abitudini: l’assenza della scuola, degli incontri con i pari, dello sport, delle feste; cambiamenti accompagnati dalla paura della malattia e della morte delle persone care.

L’Istituto Gaslini di Genova ha svolto un’indagine sull’impatto psicologico della pandemia nelle famiglie con bambini ed adolescenti, guidata dal neurologo Lino Nobili dirigente del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile. In particolare, è stato effettuato un programma di monitoraggio e di intervento dedicato al supporto della popolazione pediatrica e delle loro famiglie. Dall’analisi dei dati del campione preso in esame, è emerso che circa il 65% dei bambini e degli adolescenti ha manifestato problematiche comportamentali e aspetti regressivi. In particolare, i bambini al di sotto dei 6 anni hanno manifestato un aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno (paura del buio, risvegli notturni, difficoltà nell’addormentamento) e disturbi d’ansia come inquietudine e ansia da separazione.

Tra i 6 e i 18 anni gli effetti più frequenti della pandemia sono stati i disturbi d’ansia ed una significativa alterazione del ritmo sonno-veglia con tendenza ad andare a letto molto tardi e ad avere difficoltà a svegliarsi la mattina. A causa dell’alterazione del ritmo circadiano è stata riscontrata una maggiore instabilità emotiva caratterizzata da irritabilità e cambiamenti del tono dell’umore.

Dalla ricerca si evince che il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini e degli adolescenti è associato al grado di malessere dei loro genitori. I dati hanno mostrato un aumento dei disturbi del comportamento e della sfera emotiva, all’aumentare dei sintomi o comportamenti di stress dei genitori (disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi del sonno).

In quest’ ultimo anno di pandemia, come psicologhe, ci siamo trovate a rispondere a molti genitori che ci chiedono come possono gestire quest’emergenza senza che questa diventi un’esperienza traumatica con conseguenze negative e durature nel tempo per i bambini.

I bambini generalmente temono quello che fa paura ai genitori, fin da piccoli sono abituati a valutare le situazioni attraverso il filtro delle reazioni emotive della madre o del padre, per cui se c’è qualcosa che spaventa la mamma o il papà anche loro ne saranno spaventati.

I bambini apprendono dagli adulti come gestire lo stress e le modalità di risoluzione dei problemi, pertanto prendersi cura del proprio stato emotivo, condividere con i bambini le emozioni che proviamo è il primo passo per aiutarli ad affrontare questo periodo di forte stress. Attraverso la condivisione sana e funzionale delle emozioni, inoltre gli offriamo un modello e un permesso per esprimerle.

In questo momento di grande incertezza e precarietà è di fondamentale importanza lasciare che i bambini esprimano le proprie emozioni e che gli adulti siano pronti ad accoglierle e contenerle, offrendo informazioni adeguate all’ età del bambino. Quest’ultimi diventeranno sempre più ansiosi se non troveranno adulti pronti ad accoglierli e onesti nel dare informazioni.

Inoltre è importante offrire conforto e rassicurarli che persone con grande esperienza stanno lavorando per risolvere questa triste e difficile situazione.