LA COSTRUZIONE DI UNA FIABA ATTRAVERSO LE CARTE DIXIT

In un precedente articolo abbiamo parlato dell’importanza e dell’uso delle fiabe nella terapia con i bambini. In questo post focalizzeremo la nostra attenzione su uno strumento, le carte dixit, da noi utilizzato in terapia per costruire e narrare storie sia con i piccoli pazienti che con gli adulti.

Le carte Dixit create da Marie Cardouat, un’illustratrice di libri per bambini, sono immagini prive di testo che traggono ispirazione dai grandi dell’arte e della letteratura. La forza evocativa delle loro immagini simboliche e metaforiche aiuta i pazienti a liberare la fantasia e talvolta a raggiungere nuove consapevolezze.

Generalmente chiediamo ai pazienti di guardare le carte e di scegliere 3 o 5 immagini corrispondenti ad un’emozione, ad una rappresentazione o ad un tema trattato. Successivamente invitiamo la persona a narrare una storia ispirandosi alle immagini ma che inevitabilmente parlerà di se’. La nuova storia creata dalle immagini troverà una traduzione operativa nel processo di co- costruzione di significati riconducibili alla storia e ai vissuti del nostro paziente e potrà offrire nuove consapevolezze, nuovi spunti di riflessione o nuove opzioni per ampliare il proprio copione.

Ecco l’esempio di una storia creata con le carte Dixit.

IL PRINCIPE MISTERIOSO

C’era una volta un principe senza nome che viveva in un castello sorvegliato da un drago. Quest’ultimo era stato ingannato dalla strega cattiva perché gli era stato detto di proteggere il principe dai pericoli esterni non facendolo uscire. In realtà fuori dal castello non c’era alcun pericolo.

Il principe per non annoiarsi dipingeva tutto il giorno degli uccellini e si domandava sempre più spesso chi fosse, quale fosse la propria storia e cosa gli avrebbe riservato il futuro, ma soprattutto quale fosse il proprio nome.

L’unico che poteva dargli delle risposte era il gatto misterioso, ma doveva escogitare un piano per distrarre il drago ed uscire dal castello. Decise così di raccontargli una barzelletta e il piano funzionò, perché da quanto rise il drago incominciò a saltare e il principe poté passare sotto le sue zampe ed uscire dal castello.

Il principe si incamminò con il suo cavallo Arcobaleno e ad un certo punto trovò davanti a sé un labirinto buio, ma grazie alla sua candela magica che non si spegneva mai, riusci’ad illuminare il percorso ed uscire dal labirinto.

Una volta fuori grazie a delle bolle di sapone che gli indicarono la strada arrivo’ presso la dimora del gatto misterioso e scoprì finalmente che il suo nome era Oro e che era l’imperatore del mondo ed era stato chiuso in un castello dalla strega quando i genitori erano morti per prendersi tutti i suoi tesori e le sue ricchezze. Scoprì inoltre, che la sua missione era aiutare i bambini in difficoltà e mostrargli le risorse presenti in ognuno di loro affinché potessero raggiungere i loro obiettivi.