L’Autostima nei Dsa

Nel mio lavoro di Tutor, mi capita spesso, di incontrare bambini di diverse età con difficoltà importanti nell’apprendimento. Ciò che mi colpisce e mi addolora maggiormente non sono le difficoltà nella lettura, nella scrittura, nella grafia o nel calcolo ma quanto queste carenze, specialmente se tardivamente diagnosticate e trattate, abbiano profondamente demotivato i bambini nell’affrontare lo studio.

Nella relazione con i bambini si crea un solido rapporto empatico, che mi porta spesso a chiedermi in che modo posso aiutarli a sentirsi più sicuri di sé stessi e delle loro immense potenzialità.

Ultimamente riflettevo sul caso di un ragazzino con evidenti difficoltà, rese ancora più invalidanti dalla scarsa fiducia che ha nei suoi mezzi. Parlando con lui, durante un nostro incontro, gli ho detto cio’ che dico costantemente ad ognuno di loro, ossia che “non esiste nulla che loro non possano affrontare con gli strumenti giusti”. È vero, a volte questi strumenti non sono sempre semplici da usare o non è sempre semplice abituarsi a usarli in classe, soprattutto davanti a coetanei che non sempre capiscono la fatica che il loro compagno affronta tutti i giorni per cercare di arrivare magari ad una semplice sufficienza.

I genitori, gli insegnanti, gli psicologi, i tutor e chiunque si interfacci con loro, deve cercare di accompagnarli nella scoperta delle proprie risorse e sostenerli nel sentirsi all’altezza dei compiti richiesti per la loro età. Per questo negli anni ho capito che l’approccio è tutto e che rendere il bambino pian piano autonomo lo gratificherà perché gli permetterà di sentirsi efficace nelle attività che svolge in autonomia.

Nel mio lavoro con bambini e ragazzi mi focalizzo sulle loro risorse, cerco di mostragliele e fargli capire che anche loro devono credere nei loro mezzi, perché questa è la base di tutto quello che poi affronteranno nella vita.

Ma cos’è l’autostima?

L’Autostima per definizione è una visione della nostra persona nella sua totalità; è il modo in cui percepiamo noi stessi nella nostra interezza: dall’intima personalità sino alla pubblica socialità. L’Autostima, perciò, è qualcosa di globale e come ogni globalità, anche l’Autostima ha delle parti da cui è composta. Queste parti prendono il nome di Autoefficacia.

L’Autoefficacia si riferisce alle singole abilità auto-percepite da un individuo. Ad esempio, quanto sono bravo in matematica oppure nello sport. E più sarò bravo in matematica e più vorrò eseguire esercizi di matematica; più sarò bravo nel mio sport, e più volte ancora vorrò avere gratificazioni cimentandomi in quello sport, ma è vero anche l’opposto: meno sono bravo nel ripetere la storia, e meno storia vorrò ripetere (Lo Presti, 2022).

Da questo si evince quanto sia importante sentirsi auto efficace nel percorso scolastico di ogni bambino ed in particolar modo nei Disturbi dell’Apprendimento.