C’era una volta un bambino di nome Silvio a cui piaceva andare al mare. Un giorno decise di esplorare la spiaggia e vide una conchiglia gigantesca cosparsa di perle, accanto ad essa c’erano delle orme che spinsero Silvio a seguirle.
Silvio camminò e camminò finché il sentiero di orme terminò davanti ad una capanna. Egli voleva vedere cosa ci fosse all’interno della capanna, ma era un po’ titubante; ad un certo punto si fece coraggio ed entrò nella capanna senza bussare e vide una volpe girata di spalle con dei baffi lunghi come dei coltelli affilati, una camicia bianca e degli stivali zuppi d’acqua.
La volpe con una mano teneva una tavolozza e con l’altra stava dipingendo un bellissimo quadro che rappresentava le bellezze marine. Silvio non voleva disturbare la volpe mentre dipingeva ed era intenzionato ad andarsene, ma la volpe con la coda dell’occhio lo vide sgattaiolare fuori dalla capanna.
Ad un tratto ella disse: – Chi sei? Cosa ti porta qui? E come hai scoperto dove mi trovavo?
Egli con voce soffusa rispose: – Il mio nome è Silvio e sono stato spinto dalla curiosità, ho visto un sentiero di orme che mi ha condotto fino alla tua capanna.
La volpe disse: – Dal momento che sei qui, ti piacerebbe imparare a dipingere insieme a me?
Silvio era eccitato, come se avesse bevuto 10 lattine di RedBull, gli sarebbe piaciuto davvero tanto imparare a dipingere e rispose di si.
La volpe prese una nuova tela e dipinse una montagna di papaveri rossi, e chiese a Silvio di dipingere un papavero speciale differente dagli altri. Così Silvio decise di ispirarsi al dipinto della volpe disegnando un grande papavero di color bianco latte.
La volpe fu molto contenta di aver insegnato a Silvio a dipingere, e lui le promise di tornare sulla spiaggia a dipingere insieme a lei.

